Trascorsi sei mesi dal violento terremoto in Turchia e Siria

SONO TRASCORSI SEI MESI DALLE SCOSSE DI TERREMOTO CHE HANNO SCONVOLTO SIRIA E TURCHIA. L’OCCASIONE PER FARE UN PRIMO BILANCIO DELLA SITUAZIONE E DELLE ATTIVITÀ MESSE IN ATTO GRAZIE ALLE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE DALLA CEI, ALLE OFFERTE RACCOLTE A SEGUITO DELLA COLLETTA NAZIONALE, ALL’INTERVENTO DI CARITAS ITALIANA E DELLA RETE CARITAS INTERNAZIONALE

Il 6 febbraio scorso, una scossa di magnitudo 7.9, con epicentro in Turchia nel distretto di Pazarcık della provincia di Kahramanmaraş, ha causato distruzioni gravissime sia nel sud-est della Turchia che nel nord della Siria. Alla scossa iniziale ne sono susseguite più di 1.200, anche molto forti, nelle ore e nei giorni successivi.

In Turchia si contano più di 50.000 vittime e 170.000 feriti, le persone direttamente colpite da questo terremoto sono più di 9 milioni, di cui 3 milioni di sfollati.

In Siria i danni sono risultati ingenti nelle città di Aleppo, Lattakia, Idlib, Hama. Almeno 6.000 le vittime10.500 i feriti e circa 350.000 gli sfollati.

Caritas Italiana è stata presente fin dall’inizio a supporto delle Caritas locali, contribuendo alle azioni di assistenza alla popolazione terremotata attraverso di esse, con diverse attività. Ha operato anche sul territorio nazionale coinvolgendo le comunità sul piano dell’informazione, della vicinanza con la preghiera, della raccolta fondi nell’ambito della Colletta nazionale indetta dalla CEI.

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