Roma 1-2 luglio 2024

Animare le comunitร  per accogliere e includere tutti

Introduzione con la preghiera di Don Antonio con le letture del Vangelo secondo Matteo โ€œVoi siete il Sale della Terraโ€ Mt5,13-16 , con le parole di Madre Teresa di Calcutta e ricordando le parole di Papa Francesco nellโ€™Angelus del 9 febbraio 2014 ย โ€œCome volete vivere voi. Come una lampada accesa o come una lampada spenta?โ€ Di seguito il direttore Caritas Italiana Don Marco Pagniello ha introdotto i lavori ricordando lโ€™art.1 e la art.3 dello Statuto di Caritas sempre in unโ€™ottica di collaborazione con gli altri organismi della Chiesa cattolica. Le attivitร  a favore delle persone migranti sono per Don Marco delle opere segno e per questo ha approfondito il concetto di โ€œOpere Segnoโ€ che sono segno di Caritร 

– per i poveri, che sentano che Dio รจ amore;

– per i cristiani tutti che agiscono fedeli al Vangelo;

– per il mondo, perchรฉ la Chiesa contribuisce a plasmare la realtร .

Le opere segno nascono nella comunitร  e tornano alla comunitร . Le comunitร  vanno educate /preparate allโ€™accoglienza e le opere segno devono essere capaci di animare. Non bisogna fermarsi allโ€™accoglienza, che รจ importante ma รจ il primo passo che le opere di integrazione devono compiere. La comunitร  deve trarre beneficio dal cambiamento della realtร  e deve favorire una cultura dellโ€™immigrazione una cultura dellโ€™incontro. Incontro tra persone, lโ€™ascolto e il racconto delle loro storie.

Ascoltare per includere:

Bisogni ma anche speranze e sogni che vengono rilevati attraverso un ascolto diffuso, per questo รจ necessaria la partecipazione della comunitร  e inoltre bisogna rendere protagonisti i poveri. Queste sono le precondizioni per un ascolto attento e per il lavoro sui diritti che avrร  alcuni punti imprescindibili:

DIRITTI

– fare advocacy

– difendere ed esigere i diritti dei piรน deboli,

– avere uno sguardo globale

CRONACA DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO

Il secondo intervento รจ stato del responsabile politiche migratorie della Caritas Oliviero Forti che ha fatto un excursus dettagliato sugli ultimi due anni di politiche migratorie in Italia (ed Europa). Dalla campagna elettorale del 2022 il governo Meloni รจ passato da comizi in cui si urlava la difesa del territorio attraverso il blocco navale, che perรฒ non rispettava il diritto internazionale e le direttive ONU, proseguendo con una serie di interventi legislativi quali il DL1/2023 che limitava e rendeva difficile il lavoro delle ONG che compiono i salvataggi in mare, seguito al DL20/2023, infelicemente battezzato decreto Cutro. Infelicemente in quanto il naufragio di Cutro, in realtร , smentisce, nella sua tragedia, le motivazioni che hanno spinto il governo ha emanato il DL 1/2024, depotenziando la Protezione Speciale, togliendo cosรฌ la possibilitร  di usufruirne a salvaguardia della vita privata e familiare dello straniero (art . 19 comma 11 del TUI)ย  e interviene sulla programmazione triennale del decreto flussi 2023/2025. Nonostante questa veemenza legislativa, durante i mesi successivi gli sbarchi quadruplicano rispetto allโ€™anno precedente soprattutto per le condizioni meteo favorevoli raggiungendo i 157652 persone alla fine del 2023. Nella seconda metร  dellโ€™anno il governo si รจ impegnato alacremente nello stipulare il memorandum con la Tunisia ad agosto e lโ€™accordo con lโ€™Albania in dicembre; due accordi differenti ma che hanno come intento principale lโ€™esternalizzazione del controllo delle frontiere. Accordi che segnano un cambio di passo nelle politiche migratorie del nostro paese e, purtroppo, dellโ€™Europa; infatti, il patto Europeo su immigrazione e asilo segna un passo indietro dellโ€™Europa sullโ€™accoglienza senza superare il Regolamento di Dublino e presentando un decalogo frutto della mediazione con lโ€™ala piรน contraria a politiche di accoglienza.

Io Capitanoโ€ incontro con Mamadou Kouassi (ispiratore del film di Garrone)

Incontro dibattito con Mamadou e gli operatori della Caritas di Caserta che lo hanno seguito dal primo arrivo in Italia e lo hanno formato come mediatore. Mentre la pellicola di Garrone racconta la vita di M. fino allโ€™arrivo in Europa, al CNI il racconto riparte dal suo arrivo in Italia, le sue amicizie, il suo impegno per il diritto a un lavoro dignitoso eย  lโ€™incontro con Caritas Caserta .

Ricordo di Luca Scatena

La Caritas di Termoli ricorda la prematura scomparsa di Luca Scatena il suo impegno, per tanti anni, nella Caritas diocesana. Per lungo tempo Luca รจ stato il coordinatore del progetto Sprar Rifugio Sicuro, rivolto a chi non aveva avuto che la scelta di migrare per tentare di costruirsi un futuro. E tantiย  quel futuro hanno potuto costruirlo anche grazie a lui. โ€œEra stato lui a portare il progettoย  a Termoli e con lui, che per noi era un punto di riferimento, รจ stato portato avanti per anniโ€

Tavoli di lavoro

Nel pomeriggio i partecipanti al Coordinamento sono stati divisi per area di interesse in 3 gruppi:

In rappresentanza della Caritas Diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca, nel primo gruppo, โ€œCorridoi umanitariโ€, ha partecipato ai lavori Massimo Buccarello. Si รจ proposto di lavorare a delle strategie di accoglienzaย  che tengano conto di un coinvolgimento maggiore della comunitร  e in specialย  modo dei datori di lavoro in modo da affiancare allโ€™approccio di intervento umanitario uno di tipo lavorativo. Le aziende sono chiamate a dare il loro contributo di accoglienza come parte fondamentale della comunitร  ย dando la disponibilitร  . I progetti di riferimento sono diversi e di respiro europeo, uno di questi nasce con una partnership con governo e associazioni spagnole ed รจ chiamato EU password. Lโ€™intento non รจ di legare le accoglienze al lavoro ma al creare una rete possibile di opportunitร  formative e luogo di incontro di domanda/offerta di lavoro dedicato a una categoria specifica di migranti vulnerabili. il primo step per avvicinarsi alla realizzazione di questo progetto รจ quello di contattare le aziende diocesi per diocesi e proporre loro un protocollo dโ€™intesa al fine di registrare la loro disponibilitร  per la formazione e lโ€™inserimento lavorativo delle persone accolte coi corridoi umanitari.ย  ย Nelle prossime settimane verranno messi in condivisione tutti gli strumenti utili alla preparazione di questo progetto. Al terzo tavolo di lavoro, โ€œAccoglienza e integrazione. Il servizio della Caritas diocesana in un mondo che cambiaโ€, ha partecipato Antonella Attanasio. I lavori si sono svolti in modalitร  โ€œWorld cafรจโ€: divisi in sei gruppi, nel primo step abbiamo risposto alla domanda โ€œQuale รจ il ruolo della tua Caritas diocesana e quali buone prassi ci sono rispetto allโ€™accoglienza, allโ€™integrazione e allโ€™advocacy?โ€. Ognuno di noi ha condiviso le esperienze maturate negli anni dalle nostre Caritas in merito allโ€™accoglienza e allโ€™integrazione: Corridoi Umanitari, centri di accoglienza, Sai, Presidio, sportelli di supporto e sostegno. Ognuno ha poi raccontato cosa rappresenta per le persone con percorso migratorio lโ€™azione svolta da queste iniziative e dalla Caritas stessa, anche come luogo fisico. Prima del secondo step i gruppi si sono mescolati e abbiamo risposto alla domanda: โ€œsapresti indicare delle prioritร  da porre allโ€™attenzione delle Caritas in merito ai temi dellโ€™accoglienza, dellโ€™integrazione e dellโ€™advocacy?โ€.ย  Le difficoltร  emerse hanno accomunato tutti i partecipanti: la difficile ricerca di una casa con idoneitร  abitativa per un singolo e per una famiglia in caso di ricongiungimenti, sia a causa della decisione dei proprietari di affittare per brevi periodi nei territori in cui il turismo รจ diventato fonte importante di reddito, sia per la presenza, ancora molto radicata, di stereotipi e pregiudizi verso le persone straniere che bloccano la fiducia nel concedere in affitto un bene importante come una casa; gli ostacoli che si incontrano in questa fase di transizione digitale della sanitร  in una popolazione in cui questa conoscenza รจ carenteย  o quasi assente; il coinvolgimento e la partecipazione delle comunitร  nellโ€™accoglienza e nellโ€™integrazione delle persone con percorso migratorio. Nellโ€™ultimo step di questo tavolo di lavoro รจ stato chiesto di immaginare una data futura in cui le Caritas Italiane abbiano risolto tutti i problemi e si รจ cominciato a lavorare bene e quale รจ stato lโ€™evento che ha portato a questo miglioramento. I capigruppo poi sono stati invitati a condividere a moโ€™ di intervista i risultati. La data condivisa dalla maggioranza รจ stata il 2033 e precisamente il 24 dicembre. Le interviste sono state molto divertenti ma anche molto toccanti: lo scenario futuro vede le Caritas impegnate insieme alle istituzioni nella ricerca delle soluzioni. Gli operatori, professionisti e volontari che uniscono le loro conoscenze allo stile di Caritas, sono soggetti attivi durante i tavoli istituzionali. I bracci operativi di ogni Caritas sono stati unificati e lavorano con gli stessi obiettivi. I problemi si sono risolti e continuano a risolversi perchรจ cโ€™รจ comunicazione e scambio continui tra noi e le istituzioni, che non consultano Caritas solo per avere dei dati reali, ma per la capacitร  di stare sul territorio e proporre soluzioni. Si รจ arrivati ad immaginare anche โ€œuna papessaโ€ e la presenza di direttrici Caritas donne con percorso migratorio, ma questa รจ tutta unโ€™altra storiaโ€ฆ

Aggiornamento dai territori

Il secondo giorno รจ cominciato con la restituzione dei gruppi di lavoro e dopo si รจ aperto il confronto con le voci dai territori, uno spazio dedicato al racconto e alle testimonianze dalle Caritas Diocesane di tutta Italia.ย  ย  ย  Hanno raccontato le loro esperienze da Reggio Calabria con lโ€™impegno continuo nellโ€™accoglienza agli sbarchi, un lavoro lungo oltre dieci anni e che nellโ€™ultimo periodoย  ha visto escluso il coordinamentoย  volontari dalle scelte delle prefetture e del governo Meloni. La Caritas di Caserta rappresentata da Gian Luca Castaldi ha sottolineato il peggioramento della situazione della lotta al caporalato e la fine dellโ€™esperienza di PRESIDIO, il progetto Caritas che รจ stato ridotto negli ultimi tempi. Del depotenziamento di questo strumento ne hanno parlato anche le Caritas di Acerraย  con Roger Adjicoudeeย  e quella di Foggia-Bovino con Khady Seneย  ricordando come PRESIDIO รจ stato una cassetta degli attrezzi utilissima negli scorsi anni a tutela dei diritti degli ultimi nelle zone di sfruttamento lavorativo piรน a rischio del territorio nazionale. Khady ha anche ricordato i rischi e gli abusi che avvengono duranteย  le pratiche degli arrivi in Italia legati al decreto flussi, raccontandoci una storia terribile dal suo territorio: una storia di sfruttamento che aveva la copertura legale dei flussi regolari. Anche la Caritas di Siracusa ha ricordato lโ€™importanza di PRESIDIOย  che negli anni ha dato voce agli ultimi anche in Sicilia ricorda un terribile caso di lupara bianca .La difesa dei diritti dei lavoratori, della dignitร  del lavoro รจ una sfida costante di chi opera nellโ€™immigrazione. Il Dott. Geraci della SIMM ci ha aggiornati sulle novitร  legislative circa il diritto alla tutela della salute facendo riferimento a due novitร  importanti : La legge di Bilancio entrata in vigore il 1ยฐ gennaio 2024 ha reso problematico lโ€™accesso alle cure mediche per una parte della popolazione straniera regolarmente soggiornante sul territorio italiano. Tale disposizione, infatti, ha introdotto una modifica dellโ€™art. 34 del Testo unico sullโ€™immigrazione, intervenendo dunque, nello specifico, sulla disciplina relativa allโ€™iscrizione volontaria al SSN: รจ stato mutato lโ€™importo del contributo di iscrizione da circa 380 euro per anno solare a 2.000 per anno solare (art. 1 co. 240). Si tratta di un intervento che sta mettendo in grave difficoltร  coloro che non sono in grado di affrontare una simile spesa ed in particolare le persone senza dimora. Per quanto attiene al contributo di iscrizione, esso รจ ridotto ad euro 700,00 per gli stranieri soggiornanti in Italia titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio e ad euro 1.200,00 per gli stranieri regolarmente soggiornanti collocati alla pari e con il D.L. 29.03.2024, n. 39 la riduzione a 700 euro ha riguardato anche gli stranieri titolari del permesso di soggiorno โ€œper motivi religiosiโ€.

Lโ€™intervento della nostra Caritas รจ stato accolto con molto interesse perchรฉ ha riguardato specificatamente lโ€™integrazione, soprattutto quella delle famiglie e dei bambini. La nostra esperienza ha risposto in piccola parte al lavoro auspicato da tutte le altre Caritas, cioรจ quello di interagire e lavorare insieme alle istituzioni. Massimo ha raccontato il percorso che ha portato lโ€™Ambito Sociale Territoriale di Gagliano del Capo a pensare e sviluppare il Servizio di Mediazione sul territorio e nei Contesti educativi, infatti un servizio di tale importanza รจ scaturito anche dallโ€™attenzione che da sempre, con i vari progetti, la nostra Caritas Diocesana ha avuto verso le persone immigrate che si trovano in uno stato di vulnerabilitร . Unโ€™opera che ha portato anche le istituzioni a chiedersi se fosse necessario un intervento da parte loro. Ed รจ per questo che una parte del progetto ha riguardato proprio la creazione di uno sportello itinerante nei 14 comuni dellโ€™Ambito che si confronta e collabora con le Assistenti Sociali. Antonella ha invece raccontato il lavoro nelle scuole, quali sono le azioni concrete che lโ€™equipe di Mediazione svolge allโ€™interno dei contesti educativi e le difficoltร  con cui si lavora e su cui si interviene in stretta collaborazione con i docenti, la dirigenza e i Servizi Sociali. Si รจ scelto di cominciare il racconto di questo percorso da due storie di vita che, nel concreto, dimostrano quanto sia importante offrire ai bambini con difficoltร  linguistiche e di integrazione di usufruire del diritto allโ€™istruzione al pari dei loro coetanei italiani. Il nostro intervento รจ stato ascoltato con curiositร , tanto รจ vero che alcuni operatori ci hanno chiesto di poter rimanere in contatto per meglio comprendere le azioni che svolgiamo augurandosi di poter creare un servizio come il nostro, che si rivolge alle generazioni future e agisce sulla prevenzione del disagio. Infine ci si รจ dato appuntamento per il festival Sabir a Roma dei primi di Ottobre durante il quale si รจ fatta la proposta di presentare alcune buone pratiche dai territori in materia di interazione culturale. Il prossimo appuntamento del Coordinamento Nazionale Immigrazione sarร  i primi di novembre.

Antonella Attanasio e Massimo Buccarello